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Cosa c’entra il mirtillo con la cistite?

Quali sono le principali attività del mirtillo nero e quello rosso?

Il primo è un potente antiossidante, grazie alla presenza di Antocianine che contrastano gli effetti dannosi dei radicali liberi e che conferiscono a queste piccole bacche il loro caratteristico colore blu-violaceo. Tra i suoi componenti principali configurano i Tannini Catechici, sostanze dotate di attività vaso costrittrice e blandamente antinfiammatoria, utili per questo a migliorare la circolazione, difendere i vasi sanguigni da stress ossidativo e prevenire il gonfiore e il senso di pesantezza delle gambe.

Queste proprietà aiutano, inoltre, a contrastare problemi come emorroidi, couperose ed alcuni disturbi della vista. Inoltre la presenza di vitamina A e di vitamina C, contribuisce a mantenere in buono stato il collagene utile nella rigenerazione delle cellule della pelle. Il mirtillo rosso Americano svolge, invece, una potente azione antibatterica delle vie urinarie.

Questa sua attività è dovuta alla presenza, tra i suoi componenti, di Proantocianidine di tipo A che svolgono un azione antiadesiva che impedisce ai batteri, come l’Escherichia coli, di aderire alla mucosa delle vie urinarie.

Hai mai sofferto di cistite?

La cistite è un infiammazione acuta, subacuta o cronica della vescica, in genere associata ad un infezione batterica. Questa, generalmente, è sostenuta da germi che popolano l’ultimo tratto dell’intestino e che prendono il sopravvento in casi di stress o abbassamento delle difese immunitarie. Nel periodo estivo i casi di cistite aumentano, poiché il caldo facilita la proliferazione di batteri. I sintomi che si manifestano con maggiore frequenza sono il bruciore durante la minzione talvolta accompagnato da brividi di freddo, dolore del soprapubico, urine torbide e mal odoranti accompagnate, in taluni casi, dalla presenza di ematuria e piuria.

La cistite ha un significato anche psicosomatico. Chi soffre di questo disturbo è una persona che, mentalmente, non è disponibile a cedere. Le pareti della vescica si infiammano, combattute fra l’evidente bisogno di lasciar andare le cose in modo naturale e la volontà di delimitarle e di controllare il flusso degli eventi. E’ un contrasto continuo tra il lasciare andare ed il trattenere. Ti capita o ti è capitato di sentirti in questo limbo? Tanti sono i rimedi che la Natura ci regala per superare al meglio questi disturbi ma oggi, voglio sottoporre alla vostra attenzione un trattamento che forse non avete mai preso in considerazione.

Conosci la riflessologia plantare?

La riflessologia è una tecnica, non invasiva, che prevede la pressione e la stimolazione di alcuni punti dei piedi corrispondenti ad una specifica zona del corpo. E’ una disciplina molto antica che risale a più di 5000 anni fa e che è stata sperimentata in occidente all’inizio di questo secolo, grazie agli studi del Dott. William Fitzgerald, chirurgo otorinolaringoiatra americano che rappresenta, appunto, il padre di questa tecnica moderna.

Il dolore che si manifesta alla pressione nei vari punti del piede segnala uno squilibrio nelle parti del corpo corrispondenti, consentendo di riconoscere le disarmonie ancora prima della comparsa di sintomi ed è un ottimo modo per leggere i messaggi del corpo e giungere cosi a quello stato di autoconoscenza che è alla base di ogni vera guarigione. Questo trattamento, eseguito da un professionista, può contribuire a ridurre i sintomi della cistite.

L’origine di questo fastidioso disagio è spesso riferito all’intestino che non funziona bene. In questo caso, si può intervenire massaggiando sia tutta l’area dell’intestino tenue, che quella del colon al fine di far recuperare la naturale mobilità di questi visceri e riportarli al loro importantissimo lavoro di pulizia. L’origine può collegarsi ad un funzionamento scorretto dei reni per presenza di calcoli, renella o cisti.

Perciò sarà possibile trattare le zone riflesse dei reni, dell’uretere fino alla vescica, con l’intenzione di portar fuori quello che ristagna e liberare l’apparato urogenitale. La cistite può scatenarsi anche a seguito di un periodo di forte tensione emotiva, stress ed ansia.

Il riflessologo può essere di grande aiuto lavorando dapprima tutte le dita dei piedi, che riflettono il sistema nervoso, al fine di generare rilassamento e quiete. Successivamente potrà massaggiare l’area riflessa della vescica in modo lento e profondo per renderla più tonica e più resistente alla necessita continua di espellere l’urina.

Queste sono alcune modalità di intervento che questa tecnica offre a sostegno di un sintomo che può in alcuni casi diventare un vero disagio limitativo della quotidianità.

E tu proveresti questo tipo di trattamento?

A cura di Valentina Mizzi

 

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