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Il potere della mente sulla salute

Ecco l’articolo di Natale Petti pubblicato sulla nuova rivista Salute Ambiente Benessere. >>> Scarica qui la rivista

Lo Psicologo Natale Petti, fondatore della Naturopatia Evolutiva, racconta quanto la salute e la mente umana siano connesse tra loro.

La mente umana ha un enorme potere sulla vita e sul futuro poiché media ogni pensiero, sensazione, scelta e azione. È un estratto evolutivo del cervello che, per garantire la nostra sopravvivenza, riceve informazioni dall’ambiente (rumori, ciò che osserviamo, radiazioni) e le trasforma in “impulsi elettrici” tramite i neuroni e le sinapsi.

Si tratta di tracce nervose che, all’apparenza, sono tutte uguali: il cervello non è infatti in grado di distinguere ciò che è reale da ciò che è illusorio, trasformando nelle medesime tracce sia gli impulsi esterni, sia quello che la mente immagina e desidera. Pensate a questo organo come un archivio capace di categorizzare tutto in base alla propria esperienza, giudicando positiva o negativa, piacevole o spiacevole, una situazione che sta vivendo.

Spesso capita che, pur di perseguire questo fine, il cervello sia disposto a integrare le informazioni che non possiede

con fantasie e falsificazioni. Perché l’importante è che i dati di cui ha bisogno per sentirsi al sicuro non vengano a mancargli.

Per questo il mondo reale, per la mente umana, è molto meno rilevante del mondo di cui sente il bisogno. In sostanza, per il cervello è più importante raccontarsi una storia coerente e rassicurante piuttosto che una storia reale, facendoci credere di aver vissuto qualcosa che abbiamo solo immaginato, oppure illudendoci che una bugia raccontata ripetutamente sia la verità.

È tutta una questione di punti di vista.

La scienza ha confermato quanto il punto di vista di una persona costituisca un ostacolo fondamentale nel reperire la verità su un evento accaduto, insieme ai propri retaggi educativi.

Se si chiede a più testimoni di raccontare lo stesso fatto, ognuno fornirà una versione leggermente diversa, poiché il cervello di ogni individuo avrà completato a proprio modo le informazioni di cui disponeva, integrandole secondo la propria esperienza.

La mente umana, infatti, interpreta l’ambiente attraverso schemi cognitivi costruiti durante gli anni dell’educazione, capaci di diventare dei veri e propri retaggi attraverso cui viene filtrata ogni informazione proveniente dall’ambiente. Se da un lato ci proteggono permettendoci di sopravvivere, dall’altro non ci consentono di evolvere, mantenendoci sempre in una zona di comfort.

Ed è a causa di questi schemi che risulta difficoltoso avere una reale consapevolezza dei propri desideri, obiettivi e della vera missione di vita. Quando un traguardo non ci appaga è perché non ha a che vedere con le nostre reali esigenze, ma è legato a un “copione”, scritto alla nostra nascita, da chi ci ha permesso di conoscere il mondo.

Gli schemi mentali guidano il 95% dei processi cognitivi, sono subconsci e non permettono una comunicazione lineare tra le nostre parti più profonde e la coscienza. Se l’anima riuscisse a parlare in modo chiaro alla coscienza, saremmo in grado di capirne perfettamente le esigenze, cogliendo appieno il senso della vita, vivendola come veramente lo desideriamo.

Come tutto questo influenza la salute e l’evoluzione?

Tra gli stimoli ambientali che possono influenzare il corpo ce ne sono di fisici (traumi e radiazioni), chimici (derivati da cibi, farmaci e sostanze che assumiamo direttamente), oppure emozionali. Trotula

da Ruggiero, medico e moglie del fondatore della scuola di medicina salernitana, diceva: “la qualità dei nostri pensieri ci influenza quanto il cibo che mangiamo”, intuendo ciò che la scienza moderna conferma: l’80% delle sollecitazioni ambientali alla base di disagi e malattie sono di origine emozionale. Una persona, dunque, pensa o vive una situazione, il cervello trasforma gli stimoli sensoriali in campi elettromagnetici e questi raggiungono le superfici cellulari degli organi controllati da quell’area cerebrale.

Questo meccanismo cambia il funzionamento del corpo, che a sua volta si “regola” in base a come il cervello classifica le proprie esperienze pregresse, riuscendo addirittura a influenzare l’espressione del DNA e creando modifiche strutturali molto importanti nell’organismo, con conseguenti condizioni di disagio.

L’organismo reagisce per adattarsi all’ambiente con una spinta interiore indirizzata verso l’evoluzione e questa continua mediazione, molto impegnativa per mente e corpo, può innescare disagi e patologie. Alla luce di queste conoscenze appare chiaro che, considerare solo le cause fisiche e visibili in una malattia, è come voler comprendere la storia di un film dall’ultimo fotogramma dell’ultima scena.

Il medico deve invece considerare la conseguenza fisica di un processo che ha origini molto più profonde.

BioPsicoQuantistica e Naturopatia Evolutiva, cosa sono. Proprio da queste considerazioni nasce la BioPsicoQuantistica, disciplina che il Dott. Natale Petti ha studiato e strutturato in oltre vent’anni

di esperienza clinica per comprendere le cause emozionali e le situazioni di vita che conducono a sintomi e patologie. “Grazie a queste conoscenze, sono in grado di aiutare i pazienti a intervenire su se stessi e agire al meglio per il proprio futuro” racconta Petti. “Ho quindi strutturato un nuovo modello che, oltre a considerare i classici approcci valutativi e applicativi della Naturopatia, considera tanti altri aspetti legati all’evoluzione della persona e alle sue interazioni sistemiche con l’ambiente: la Naturopatia Evolutiva”.

Partendo dalle cause ambientali che possono sollecitare delle reazioni nell’organismo (fisiche/meccaniche, chimiche/alimentazione ed emozionali), il Naturopata Evolutivo considera tutti

gli aspetti che le caratterizzano. “In questa visione, la differenza reale la fa l’approccio BioPsicoQuantistico, ovvero quella relazione emozione/cervello/organo alla base di sintomi”, conclude Natale Petti. “Quando la Naturopatia Olistica, disciplina che considera la multidimensionalità umana, incontra la BioPsicoQuantistica, diventa Naturopatia Evolutiva, uno strumento innovativo al servizio di chi voglia fare del proprio problema, sintomo o disagio, un’opportunità di crescita”.

a cura della redazione

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