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L’ippocampo, una romantica realtà

Il nome dell’Ippocampoderiva da due termini del greco antico: “Hippos”, che significa “cavallo”, al quale assomiglia per via del suo muso alllungato e “kampos”, che significa “mostro marino”.

Fin da subito la figura di questo animale, apparentemente bizzaro, ha suscitato interesse e benevolenza.

Difatti già nelle civiltà più antiche l’immagine del Cavalluccio Marino era considerata un potente portafortuna e molte case avevano esternamente raffigurata questa specie in segno di buon auspicio.

Il Cavalluccio Marino ha da sempre attratto la fantasia e la considerazione degli uomini, forse per il suo particolare aspetto, in parte pesce ed in parte cavallo, tanto che nella  mitologia greca gli Ippocampi figurano nel corteo di Poseidone, insieme a tritoni, draghi acquatici e giganteschi mostri marini.

A differenza degli altri pesci, esso nuota “in verticale”, mantenendo una posizione eretta ed un modo di procedere elegante ed originale. Si curva in avanti solo quando ha necessità di aumentare la velocità, proprio come fa l’uomo durante una corsa.

Come altri pesci è dotato di due occhi che ruotando indipendentemente uno dall’altro attribuendoli una visione a 360°. Mi piace pensare che sia proprio questa prospettiva, questa apertura verso l’esterno a renderlo speciale  quasi all’avanguardia.

La specie, infatti, si definisce ovovivipara ed a dare alla luce i figli … è il papà!!!

Nei nostri mari la riproduzione avviene verso la fine della primavera. Dopo un lungo corteggiamento, simile ad una danza, dove a volte i due esemplari cambiano adirittura colore, la femmina trasferisce le uova in una tasca di incubazione posta sulla pancia del maschio. Il trasferimento avviene in alcuni casi intrecciando le due code,  in altri portando semplicemente l’addome a contatto con quello del compagno che poi accudisce le uova fecondate  per uno o due mesi.

Al momento del parto il cavalluccio si ancora con la coda al supporto più vicino, ad esempio a delle alghe, e inizia ad espellere i piccoli con ripetute contrazioni.  Durante alcune ricerche si è potuto osservare un ulteriore caratteristica di questa specie: la fedeltà. IL Cavalluccio Marino di natura solitaria quasi schiva si distingue per la sua monogamia restando legato alla sua scelta amorosa per sempre .

A voi non sembra una visione romantica?

 

Il nostro post-it

L’Ippocampo è una struttura cerebrale localizzata a livello del lobo temporale quella porzione di cervello situata lateralmente, davanti, sopra e dietro l’orecchio. È una formazione bilaterale, cioè presente sia nell’emisfero destro sia in quello sinistro, e fa parte del cosiddetto sistema Limbico, un circuito cerebrale coinvolto in diversi aspetti, tra cui quelli legati alla nascita delle emozioni. La funzione sicuramente più importante dell’Ippocampo è il consolidamento dei ricordi, ossia il passaggio delle informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.

Lo sviluppo principale delle teorie circa il collegamento esistente tra funzionamento del cervello e la memoria nel contesto della neuropsicologia è stata identificata a seguito dello studio di un caso clinico, conosciuto come “paziente HM” ossia Henry Molaison.

Questo era affetto da una grave forma di epilessia, probabilmente attribuita ad un incidente in bicicletta avvenuto all’età di 10 anni, caratterizzata da numerose crisi giornaliere che pregiudicavano lo svolgimento delle attività quotidiane.

Dal momento che l’epilessia di questo paziente era farmacoresistente, il chirurgo che all’epoca seguì il caso decise di trattarlo tramite l’asportazione delle zone del cervello da cui le crisi originavano, tra cui appunto l’Ippocampo. A seguito della sudetta operazione le crisi epilettiche si ridusserò notevolmente ma nel contempo il paziente non fù più in grado di consolidare nessun ricordo della vita post-operatoria.  Questo risultato ha fortemente rimarcato la funzione di stabilizzatore di nuovi ricordi dell’Ippocampo.

Tutti i suoi ricordi pre-operazione erano salvi, ma tutti gli avvenimenti successivi all’esportazione dell’Ippocampo erano  costantemente UNA PRIMA VOLTA.

 

Passato, presente e fiori di Bach

L’Ippocampo non è coinvolto solo nella memoria di tipo episodico, lavora in collaborazione con l’Amigdala, per realizzare i ricordi caratterizzati da una forte connotazione emotiva.

L’amigdala è infatti un’altra struttura del sistema Limbico, essenziale per la nascita delle emozioni. Grazie all’ippocampo riusciamo a rivivere, stati emotivi legati a momenti passati, come se li stessimo provando nel presente.

Pensate a quando entrando in una pasticceria, ci invade un inebriante profumo di cannella ed in noi si accende un vecchio ricordo delle feste Natalizie.

Voi cosa ne pensate di questo ingranaggio? Vi viene in mente, un profumo, un’immagine, una musica, che riaccende in voi una particolare evento?

Forse siete tra quelli che vivono nel passato, quasi dimenticandosi della realtà. O magari tra quelli che creano un mondo parallelo, con la fantasia proprio per sfuggire da quelle emozioni legate ad un momento ampiamente superato.

Il Dottor Bach riconduce queste personalità a due Fiori ben precisi: Honeysuckle e Clematis.

HONEYSUCKLE è il Fiore di Bach corrispondente a coloro che vivono nel passato, nostalgici dei bei tempi andati, del ricordo di esperienze felici o di ambizioni irrealizate.

La memoria è la sua risorsa innata. È il suo angolo di felicità che non vorrebbe mai abbandonare.

Certo non è positivo non godere dei momenti correnti. La Vita è ora!

Assumere Honeysukle ci invita a sviluppare la virtù del superamento, ossia la capacità di andare oltre il cammino percorso mettendo a frutto l’apprendimendo nel momento presente.

CLEMATIS, invece, è i fiore di Bach corrispondente ai sognatori, a chi è scollegato dalla realtà e vive più nei suoi mondi di fantasia.

Il rimedio apporta riconnessione, concretezza e capacità di portare il proprio mondo spirituale e astrale nel piano materico.

A prescindere dal modo in cui viviamo la quotidianità, da oggi quando guarderò una foto, un vecchio oggetto o qualsiasi cosa del pacchetto ricordi so a cosa dare il merito di tutto il sentito.

Il romanticismo dell’ippocampo,
l’uomo lo conserva nella testa!

 

A cura di Valentina Mizzi

 

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