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Il Cordyceps Sinensis: una vita da protagonista

Il Cordyceps è un Ascomiceta parassita.

Tra le oltre 400 specie di Cordyceps, il Sinensis è quello più noto ed utilizzato in tutto il mondo, oltre ad essere la varietà per la quale sono stati prodotti più studi scientifici. Il Cordyceps Sinensis cresce e si sviluppa esclusivamente nell’Altopiano dell’Himalaya, parassitando le larve di insetto del genere Thitarodes armoricanus (falena fantasma o insetto caterpillar). Infatti il Cordyceps Sinensis è conosciuto anche come “Fungo Caterpillar”.

Durante i mesi invernali il Fungo Cordyceps continua a crescere dentro il suo ospite, quando la neve si scioglie e sopraggiunge la primavera il Fungo germoglia dalla testa del caterpillar ed emerge dal terreno. Dopo che esso è completamente sviluppato inizierà a rilasciare le spore che trasportate dall’aria infetteranno più bruchi continuando il ciclo vitale.

Questo è il motivo per cui in Cina il Fungo è conosciuto come DONGCHONG XIACAO, che significa “Pianta d’estate, insetto d’inverno”.

La storia

La storia del fungo caterpillar è lunga millenni ed ha origine sull’Altopiano Tibetano, precisamente nella regione del Quinghai, dove questa specie può crescere fino a circa 5000 m di altezza. Si racconta che a scoprirlo furono le popolazioni Indigene del Tibet e del Nepal grazie all’attività di pascolo delle mandrie di yak (i bovini Tibetani) Gli animali, una volta arrivati in cima alla montagna, si cibavano di un fungo nato dalle carcasse dei bruchi.

Il consumo di questi strani funghi donava agli animali una grande vitalità.

Curiosi di capire se questa energia fosse causa diretta del consumo del Fungo, le popolazioni iniziarono a cibarsi del Cordyceps. Chi lo mangiava notava maggiore resistenza fisica, meno disturbi respiratori e in generale meno malanni. La fama di questo Fungo miracoloso si sparse presto fino ad arrivare alle orecchie dei medici dell’imperatore, che lo prescrissero al Sovrano. Da quel momento, data la difficoltà di reperibilità del Fungo, chiunque trovasse il Cordyceps Sinensis per legge era costretto a consegnarlo ai Funzionari Imperiali.

Il Cordyceps Sinensis divenne però famoso solo nel 1993, in occasione dei giochi nazionali Cinesi di Pechino in cui diversi runners batterono i record di atletica leggera. Tali record rimasero imbattuti per 23 anni e il loro allenatore sostenne che il successo della sua squadra fosse dovuto ad un tonico a base di Cordyceps Sinensis. Questo preparato superò i test antidoping e l’uso del Fungo sconosciuto iniziò a diffondersi in tutto il Mondo.

Quali sono i suoi principali utilizzi?

Ad oggi, diversi studi sono stati condotti in campo medico sulle proprietà benefiche date dai costituenti chimici del Fungo, con potenziali applicazioni terapeutiche. Le sue numerose proprietà hanno permesso di utilizzarlo efficacemente per trattare:

  • stanchezza,
  • sudorazioni notturne,
  • raffreddamenti,
  • problemi sessuali,
  • astenia,
  • disfunzioni e insufficienza renale.

Codiuvante nel naturale e fisiologico benessere psico-fisisco, sostiene il sistema immunitario con proprietà tonico-rinvigorenti. Articoli recenti riconoscono al CORDYCEPS SINENSIS anche la proprietà di aumentare la prestazione fisica e la resistenza negli sportivi grazie all’attivazione di regolatori metabolici del muscolo scheletrico e alla regolazione della risposta antiossidante. Utilissimo anche nell’anziano perché migliora la qualità del sonno, il tono dell’umore e anche la lucidità mentale. Ottimo come epatoprotettore, come ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante. Sembra un vero Elisir di Lunga Vita, per questi motivi, spesso in Cina, viene chiamato anche Fungo della Giovinezza.

Cenni di Medicina Tradizionale Cinese 

La Medicina Tradizionale Cinese considera il Cordyceps un tonico dei polmoni e dei reni, dall’azione simile al ginseng. Il Fegato produce l’energia necessaria al nostro organismo ed i reni la immagazzinano. Se i Reni non riescono a custodire energia sufficiente, si indeboliscono e infondono una sensazione di freddo in particolare alle estremità e la pressione si abbassa.

Il rene è quindi l’organo che custodisce l’energia vitale e regola la riproduzione ed attività sessuale. L’orario di funzionamento massimo del rene è delle 17 alle 19, per questo il fungo andrebbe assunto in questi orari con una bevanda calda.

Piccoli consigli

In funghi in genere sono difficili da digerire. In questo caso, potrebbe essere utile associarli ad uno spuntino.

Assumili insieme alla Vitamina C, per facilitarne la funzionalità e soprattutto l’assorbimento.

La natura produce salute e bellezza…
bisogna solo ringraziare, apprezzare e ricambiare

A cura di Valentina Mizzi

 

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