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Al mare, tra macro benefici e microplastiche

Quando si varca l’arco di ingresso al tempio dei sogni, li, proprio lì, c’è il mare…
Luis Sepulveda

Il mare da sempre è stato una fonte d’ispirazione per poeti, pittori, musicisti ed artisti di ogni genere. Si comporta come un vecchio saggio: ci ascolta, ci svuota dai cattivi pensieri ed infine ci rigenera fornendoci nuova energia.

Custode di memorie antiche e preziose, esso ha grande valore simbolico e spirituale ed è spettatore di mille storie che appartengono alla nostra vita. Non può essere un caso l’uso della frase: un mare di ricordi! Chi di voi non ha memorie meravigliose legate al mare?

I primi bagni con i braccioli alla scoperta di quella immensa macchia blu; gli amori adolescenziali ed i loro primi baci; le giornate trascorse con gli amici ascoltando una chitarra in riva al mare; la vista di tramonti mozzafiato; le semplici passeggiate sul bagnasciuga inalando quel profumo inconfondibile. Il mare è davvero un bene immenso.

Il rumore dolce e continuo delle onde è così cullante e rilassante che riesce addirittura a calmare l’ansia, migliorare l’umore e, in alcuni casi, regalare un nuovo sorriso. Ma le sue proprietà non finiscono qui.

È utile per l’ apparato respiratorio. Le onde del mare che si infrangono sulla sabbia o sugli scogli, ma anche gli spruzzi sollevati dal vento, contengono elementi di fondamentale importanza per la salute delle vie respiratorie. Si tratta di sali minerali come iodio, potassio e magnesio che riescono a penetrare nei polmoni e a garantire un effetto purificatore intenso. Sinusiti, bronchiti e raffreddori si risolvono, nel giro di pochi giorni, grazie a questo effetto aerosol naturale. Processo utilissimo anche per chi soffre di asma e malattie infiammatorie dell’apparato respiratorio, comprese le fastidiose allergie.

Contribuisce alla salute delle ossa. I vari minerali disciolti nell’acqua, in particolare il calcio ed il potassio, sono di vitale importanza per rinforzare le ossa e mantenere una corretta trasmissione nervosa a livello dei muscoli scheletrici. Di conseguenza, respirare l’aria di mare e stare a contatto per lunghi periodi con la salsedine favorisce il miglioramento di molte condizioni osseo-articolari e muscolari, come: lussazioni, distorsioni, fratture e malattie reumatiche.

È, ancora, uno straordinario alleato di bellezza. Le sue sostanze contrastano la formazione dei radicali liberi, ritardando l’invecchiamento della pelle. Inoltre, consente di effettuare un vero e proprio peeling naturale, eliminando impurità e cellule morte presenti sulla superficie. La salsedine, ancora, risulta essenziale per la salute dei nostri capelli consentendo di ridurre il sebo in eccesso e di conseguenza anche la forfora e permettendo di migliorare la fastidiosa sensazione di prurito che molte persone vivono quotidianamente.

Combatte la cellulite ed è utile nei casi di fragilità capillare. Un bagno in acqua di mare, grazie all’effetto osmotico, consente di perdere più facilmente i liquidi in eccesso riducendo così quell’antiestetico effetto a buccia di arancia. Anche eventuali gonfiori ed edemi tendono a scomparire e di conseguenza la silhouette si rimodella. In più, ponendo le gambe in ammollo è possibile migliorare la microcircolazione, donando una sensazione di estrema leggerezza. Ecco perché dopo qualche settimana di mare chiunque tende a sentirsi più bello e a proprio agio nel suo corpo.

I benefici sono davvero tanti. Grazie al mare tutto il nostro sistema immunitario si ricarica, in modo da fare scorta di energia ed affrontare al meglio i disturbi invernali.

Tu usufruisci di questo integratore naturale?

A quanto appena raccontato corrisponde, purtroppo, una visione meno romantica e salutare che però non può essere trascurata.

 

 

Sai cos’è rappresentato in foto?

Si tratta di un isola di rifiuti che galleggia nel bel mezzo del pacifico. Una discarica a cielo aperto, grande più di due volte l’Italia accumulato dalle correnti marine tra la California e le isole Hawaii.

In realtà non è l’unica discarica galleggiante, se ne contano quattro e costituiscono un enorme minaccia per l’ecosistema marino. Si tratta per lo più di rifiuti non degradabili, finiti in mare per i più svariati motivi, ma dobbiamo ammetterlo per via del nostro intervento.

Che sia dovuto al progresso industriale, al turismo di massa o semplicemente alla non curanza la nostra mano è l’artefice di tale disastro. Questi rifiuti non solo non si deteriorano, ma si frantumano diventando simile al plancton e finendo spesso nelle pance di animali marini che non riescono a distinguerne la natura.

Tale processo crea non pochi problemi, non solo per l’avvelenamento di pesci, ma anche per l’ingresso di tali veleni nella catena alimentare. Questo riguarda anche l’uomo che finisce per nutrirsi di sostanze nocive di vario genere. Al mare, tra macro benefici e microplastiche.

Tu cosa ne pensi?

È uno specchio questo mare. Qui, nel suo ventre, ho visto me stesso
Baricco

A cura di Valentina Mizzi

 

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