In Medicina Tradizionale Cinese la Primavera è la stagione associata all’elemento Legno (che nella Teoria dei 5 Elementi è il figlio dell’Acqua, la madre del Fuoco e il nonno della Terra). In primavera la parte Yang (sole, calore, luce) inizia a prendere il sopravvento rispetto allo Yin (luna, freddo, buio), e questo determina un aumento del flusso di energia del corpo che, in MTC, è rappresentato dal Qi.
L’elemento Legno si collega, funzionalmente, alla coppia di meridiani di Fegato e Vescica Biliare.
Nella cultura cinese il Fegato viene definito “il Generale delle Armate” che pianifica la strategia, mentre la Vescica Biliare è” l’Ufficiale” che prende le decisioni, pur eseguendo la volontà del Generale.
Il Fegato comanda i muscoli (la loro contrattilità ed il tono) e i tendini (il loro allungamento elastico), ed ha come organo di senso specifico la vista. Gli occhi, le porte del Fegato, che si aprono alla vita, che si destano dal sonno.
Accumula il sangue, assiste la trasformazione del cibo della milza e dello stomaco e assicura il libero fluire del Qi in tutto il corpo. Il fermarsi della sua energia ci può causare gonfiore sottocostale, acidità, malumore, dolori diffusi, irritabilità. Il suo squilibrio può anche causare dermatiti, cefalee, unghie deboli e fragili.
La Vescica Biliare è per la MTC un viscere molto particolare che lavora in stretta sintonia con il Fegato e distilla un liquido molto raffinato e prezioso, la bile (prodotta dal Fegato).
In Primavera il corpo inizia un processo di detossificazione profondo, stimolando gli organi emuntori a ripulirsi a fondo e il Fegato è l’organo emuntore per eccellenza. In questo periodo dell’anno c’è la tendenza a sentirsi stanchi e spossati e questo è determinato dal fatto che l’organismo rilascia le tossine accumulate durante l’inverno per compiere un ciclo di rigenerazione profondo.
L’incremento delle tossine all’interno del flusso sanguigno e la necessità di liberarsene, richiede un maggior dispendio di energia, portando ad una maggior stanchezza. Proprio per questo motivo l’equilibrio del Fegato è fondamentale per garantire la salute sia fisica che mentale.
Quindi il nostro Fegato si carica di tossine anche grazie alla nostra parte emotiva. Allora per aiutarlo in questo processo di detossificazione ci viene in aiuto la fitoterapia con alcuni fitoterapici molto interessanti.
IL ROSMARINO: si può trovare in tisana, gemmoderivato o tintura madre. È consigliato nei casi di insufficienza epatica, coliche epatiche, litiasi biliare ma anche allergie croniche.
IL CARDO MARIANO: ha un’azione antiossidante ed epatoprotettrice grazie alla presenza di silimarina (protegge le cellule epatiche dalle infiammazioni, dallo stress ossidativo e potenzia la sintesi delle proteine epatiche).
LA BARDANA: viene utilizzata in tintura madre come rimedio per purificare il sangue e come diuretico, oltre ad essere impiegata per contrastare disturbi gastrointestinali di varia natura. La bardana viene usata anche nella medicina cinese per il trattamento del mal di gola, ulcere ed eritemi cutanei.
IL CARCIOFO: è utilizzato come coleretico, epatoprotettivo, diuretico e per il colesterolo alto.
LA BETULLA: è un drenante per eccellenza di tossine e liquidi in eccesso.
IL TARASSACO: è un buon diuretico e tonico del fegato. La sua azione disintossicante è utile a diversi livelli e aiuta il corpo a riprendere energia dopo l’inverno.
Come prepararsi alla primavera dal punto di vista alimentare?
Seguendo i consigli della dietetica cinese dobbiamo sostenere, attraverso l’alimentazione, il movimento dell’energia.
Questo movimento è di espansione che dal profondo del nostro organismo, guidata dal fegato, si espande e va verso l’alto.
In questa fase, di passaggio dallo yin allo yang, è importante favorire l’assunzione di alimenti che hanno come caratteristica il sapore dolce e piccante. Questi infatti tendono a diffondere ed esteriorizzare l’energia.
Il sapore dolce va prediletto perché rilassa e armonizza il fegato e lo aiuta a svolgere al meglio i suoi compiti. Il sapore dolce promuove il Qi, inoltre nutre e tonifica gli organi e sostiene stomaco e milza. Mentre il piccante va assunto con moderazione perché rischia di avere un’azione troppo energica sul movimento del Qi.
Il dolce di cui si parla è ovviamente il dolce naturale, come il sapore del riso, dei cereali, noci, carote, al massimo del miele. Anche la frutta che è dolce può essere utile, purché si scelgano le qualità meno acide (il sapore acido contrae e astringe e quindi non giova al movimento primaverile dell’energia).
Il salato (orzo, lenticchie, soia, alghe e olive) nutre lo Xing di Rene, organo che ha bisogno di ristrutturarsi dopo l’intensa attività della stagione invernale.
I cibi da preferire nell’alimentazione primaverile sono:
- I cereali, in particolare orzo e miglio;
- I legumi, quasi tutti dolci;
- le verdure a foglia verde e i germogli perché si trovano in fase di crescita e sostengono il movimento della primavera.
Per quanto riguarda gli alimenti di origine animale, sono consigliati i pesci di mare, la carne bovina e suina (di sapore dolce). Tuttavia, gli antichi medici cinesi raccomandavano di assaggiare la carne solo saltuariamente e con moderazione, perché, sebbene rinforzino la nostra energia, creano eccessi e stasi.
Il metodo di cottura da prediligere per equilibrare lo yin e lo yang, per la primavera in particolare, è la cottura al vapore. È il metodo più conservativo ed apporta energeticamente calma e calore.
Altra metodologia di cottura è quella di saltare in padella che permette di cuocere all’esterno l’alimento lasciandolo crudo all’interno. Si tratta di un metodo che dinamizza e apporta una buona dose di calore interno.
Spero di averti lasciato dei consigli utili e validi su come prepararsi alla primavera e soprattutto seguendo la giusta alimentazione. Ma ricorda che per raggiungere il completo benessere devi armonizzare sia l’aspetto fisico che quello mentale ed emozionale.
A cura di Loredana Marzano
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