L’immagine rappresenta alcune castagne frutto dell’albero Caducifoglie facente parte della famiglia delle Fagaceae, diffuso in Europa ma anche in Giappone.
Alimento dalle discrete proprietà nutritive, la castagna è stata per secoli utilizzata dalle popolazioni più svantaggiate economicamente proprio per il loro apporto energetico. E’ stata così importante da essere soprannominata “il cereale che cresce sull’albero” perché molto simile al riso ed al frumento dal punto di vista nutrizionale.
Ha un buon contenuto di minerali tra cui spiccano i livelli di potassio, fosforo, magnesio, calcio e ferro ed allo stesso tempo un discreto contenuto di vitamina C e vitamine del gruppo B.
Tutti questi nutrienti rendono la castagna un alimento eccezionale per il nostro sistema nervoso poiché contribuisce al benessere del nostro cervello migliorando la concentrazione di studenti e lavoratori e preservando l’attività delle persone più anziane. Contiene fibre e cellulosa che ottimizzano la digestione, ha una proprietà probiotica utile nella regolarizzazione dell’intestino e per finire è ricchissima in acido folico e quindi consigliata in caso di gravidanza.
La castagna conserva in sé tante qualità eppure c’è qualcosa che non apprezziamo del suo periodo di maturazione e raccolta.
Ti è venuto in mente?
L’odiatissima perdita dei capelli. Ma sai perché si associano questi momenti? Molti di noi pensano sia legato al cambio delle temperature oppure al periodo estivo fatto di lavaggi frequenti, sole e salsedine. Ma il motivo è un altro.
Il periodo delle castagne rappresenta un momento di passaggio per diversi aspetti. Pensiamo al fatto che in questo periodo gli animali vanno in letargo spendendo meno energia, allo stesso modo il corpo umano si prepara ad affrontare l’inverno, inizia a preservarsi e questo può comportare una caduta fisiologica del capello.
Con la diminuzione delle ore di luce cambiano anche i nostri ritmi circadiani. Aumentano le ore di buio e cambia la produzione di melatonina, un ormone che regola il nostro ciclo sonno veglia e che influenza il benessere dell’organismo.
L’altro aspetto da tenere in grande considerazione è quello psicologico: l’idea di ricominciare le attività quotidiane e di avere un anno intero di lavoro o di studio davanti a noi può essere un fattore di grande stress e può peggiorare lo stato di benessere del nostro fisico. Lo stress da rientro può provocare un aumento della caduta dei capelli, ma l’importante è sapere che si tratta di un fenomeno temporaneo.
Oltre a mangiare le castagne, ricche come accennato di vitamina B, è possibile sostenere la nostra chioma con sostanze naturali ed altre piante a favore degli annessi cutanei. Tra queste:
- L’EQUISETO, che grazie alla presenza di cisteina , selenio e silice regala al nostro capello una nuova e più forte consistenza;
- L’ORTICA, ché attraverso alcuni suoi componenti ha la capacità di bloccare la produzione dell’ormone DHT responsabile delle calvizie soprattutto negli uomini;
- Il MIGLIO che contenendo un elevata quantità di acido salicilico, stimola la formazione della cheratina elemento essenziale per i nostri capelli;
- Il ROSMARINO che utilizzato sotto forma di idrolato direttamente sul cuoi cappelluto favorisce una pulizia profonda dell’epidermide, permettendo al follicolo di rigenerarsi in minor tempo;
- Il METISULFONILMETANO, un composto organico contenente zolfo capace di aumentare il trofismo di pelle e capelli.
Non dimentichiamoci di sostenere mente ed anima! E’ la stagione giusta per una scampagnata.
Respiriamo aria pulita, osserviamo il verde, accarezziamo l’erba, camminiamo con le persone a noi care, riempiamo il nostro cestino e nutriamoci del frutto appena raccolto.
In altre parole riappropriamoci del nostro tempo!
A cura di Valentina Mizzi
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